Vittorio Resta - Benvenuti nel sito ufficiale del Centro Studi Piero Ginocchi Crodo

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Vittorio Resta nasce a Vigevano, in provincia di Pavia, il 28 luglio 1897.
 
Terminate le scuole elementari, sceglie di frequentare le magistrali. Ma non finirà gli studi. Nell’aprile del 1916 viene chiamato alle armi. Da quasi due anni si sta combattendo in Europa la più sanguinosa guerra di tutti i tempi. Vittorio viene spedito con urgenza nel Trentino, poi sul Piave ed infine destinato in Francia. Qui durante la seconda battaglia della Marna inala gas asfissianti che gli procureranno lesioni polmonari tali da condizionare per sempre la sua esistenza. Ottiene l’Abilitazione Magistrale nel 1920, e dopo dieci anni di insegnamento in varie sedi giunge nel 1934 a Crodo, su consiglio del proprio medico. Da tempo non sopportava più il clima della Pianura Padana e sperava che un trasferimento in montagna avrebbe potuto giovare alla sua salute.
 
Il 24 settembre prende servizio presso le scuole elementari dove ininterrottamente insegnerà fino al 22 luglio 1963, il giorno della pensione.
 
Precorrendo i tempi il maestro Resta dota le proprie classi di sussidi didattici alternativi come un proiettore, una radio, un giradischi, un piccolo museo e una “bibliotechina”. Nelle sue lezioni accorda molta importanza alla musica classica. Affianca all’insegnamento tradizionale letture non previste dal programma scolastico e l’ascolto della radio. Nella buona stagione, svolge lezioni all’aperto, invitando gli scolari a sedersi nel prato o a camminare lungo le mulattiere per conoscere la vita e le opere delle persone. A volte li invita nella propria casa per proiezioni di diapositive.
 
Vittorio Resta non è stato soltanto un buon educatore, è stato anche un eccellente fotografo. Della fotografia ha fatto uno strumento di conoscenza, un grimaldello per entrare nel mondo degli altri, un mezzo ingegnoso per catturare l’immagine e l’anima delle donne. Il suo è un modo spontaneo di fotografare; un gesto abituale, tanto che la macchina diventa un prolungamento delle sue mani, l’occhio della sua mente e dei suoi desideri.
 
Nel settembre del 1951 va per la prima volta in Svizzera. È un amore a prima vista. In pochi anni visita tutti i passi alpini e le grandi ed antiche città della Confederazione. Per il lui la Svizzera rappresenta l’ideale delle nazioni. Un paese dove regna l’ordine, la disciplina, la puntualità, la pulizia, la tolleranza.

Il maestro Vittorio Resta si spegne al San Biagio di Domodossola il 22 marzo 1982. Nel lasciare a Mariangela Mantovani i suoi libri e le sue carte, di cui era molto geloso, non avrebbe mai pensato che questa donazione avrebbe dato vita prima ad una biblioteca e poi ad un Centro Studi.





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